In data 05 giugno 2011 alle ore 11:20:57, Daniele Pinna
<daniele@dapinna.com> ha scritto:
Il 05/06/2011 10:34, Gianluca Turconi ha scritto:
b) scelta e data definitiva di rilascio di una versione specifica 3.4.x.
Infatti ciò che si andrebbe a proporre non solo deve essere *stabile* in
maniera accentuata, ma deve anche proporre novità, che sottolineino lo
sviluppo indipendente rispetto alle versioni attuali di OOo.
Speriamo di non dover aspettare una 3.5.x :-)
Be', su questo punto mi aspetto risposte serie dagli sviluppatori.
Anch'io sono nel mezzo di una "migrazione" da OOo a LibreOffice, ma devo
ricevere più conferme sull'affidabilità del software, perché al momento la
versione più stabile è la 3.3.2 che di novità ne presenta pochine, penso
che molti nemmeno la prenderebbero in considerazione se già usano OOo 3.3.
[...]
Esiste un elenco di P.A. in italia e/o nel mondo che hanno adottato OOo?
E magari anche di Aziende Importanti?
Ci sono case studies specifici:
http://www.openoffice.org/product/studies.html
Ovviamente si riferiscono al panorama internazionale e altrettanto
ovviamente, sono di OOo.
Urge materiale su LibO che, penso, potrebbe essere disponibili quando
almeno le nuove distribuzioni Linux con LibO saranno state adottate.
Non accentuerei però più di tanto il legame Linux-LibO, perché per
esperienza, c'è pochissima gente che fa il doppio salto da Windows-Office
a Linux-LibO.
OOo/Libo
- Costo eventuale Installazione (se fatta da terzi)
- Costo eventuale Corso
Si potrebbe preparare un foglio di calcolo...
anzi una pagina web in cui è possibile inserire dei dati (es. numero PC,
Numero e tipo di licenza da acquistare) e poi fare i calcoli...
Per cominciare, LibO dovrebbe avere un piano strategico di marketing
simile a questo:
http://wiki.services.openoffice.org/wiki/Strategic_Marketing_Plan#Price
Con soprattutto la SWOT analysis:
http://wiki.services.openoffice.org/wiki/Strategic_Marketing_Plan#SWOT_Analysis
Che per TDF/LIbO è cambiata abbastanza, avendo introdotto una nuova
governance e un nuovo modello di sviluppo.
Per quel che riguarda i costi, ciò che proponi può andare bene per i costi
*diretti* delle piccole imprese/privati, ma comincia a essere più
problematico per le aziende più grandi che hanno anche costi indiretti
dipendenti dall'interoperabilità e dall'archiviazione passata, nonché
dalla dipendenza da simil-applicazioni basate su linguaggio macro e di
varia età dello stesso.
Per queste ultime, servono i case studies, non se ne esce.
Non ho ancora sperimentato niente di avanzato (nel senso di fare anche i
calcoli),
ma so che con Joomla si può installare componente (Chrono Form) per
creare dei
form "avanzati" con cui fare anche calcoli.
Sarebbe utile provare anche quello, comunque è a medio termine, vista la
non immediatezza della necessità.
Invece, nello specifico della migrazione da OOo a LibO, ci si deve
coordinare a livello internazionale, conoscendo quale sarà l'approccio
ufficiale della fondazione ad Apache OOo, perché se fosse *non*
amichevole, il messaggio da far passare sarebbe semplice: "Guardate,
Oracle si è stancata di OOo e ha scaricato il codice a una fondazione
che
non sa bene cosa farsene. Invece, TDF mostra di saper sviluppare il
software in modo indipendente e LibO è la ragione stessa di vita della
fondazione".
E se invece fosse amichevole?
Sono cavoli amari. :)
Da un punto di vista di penetrazione del mercato *Windows*, IMO, relazioni
amichevoli con Apache OOo sono un vero e proprio suicidio. IBM e OOo hanno
un nome e un passato che *conta* per gli utenti Windows e *se* IBM propone
seriamente Apache OOo come prodotto, cosa di cui dubito fortemente, IMO,
ci si gioca quel mercato.
Come Tecnico Informatico / Assemblatore / Venditore (anche di MS Office)
sono una parte in causa :-)
Certo. Saresti anche utile per avere notizie fresche sui prezzi *veri* al
rivenditore delle licenze MS e sulle loro modalità contrattuali.
Cmq uno dei Target importanti sono proprio i Tecnici/Assemblatori e
Piccoli OEM.
Purtroppo, da quello che ho potuto vedere, la maggior parte dei colleghi
che riesco
ad avvicinare, tende a non voler "avere problemi", quindi non installa
altro SW ai clienti,
ad esempio lasciano IE come Browser predefinito (non installano FF o
Chrome) e installano
e magari installano MS Office pirata, anche in realtà lavorative, se non
specificatamente
richiesta una versione licenziata.
Ops...
Meglio soprassedere.
Ovviamente servirebbe una politica mirata a invogliarli. In pratica: cosa
ci guadagnerebbero loro a installare LibO?
Saluti,
Gianluca
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